
Marco Polillo
ore 17:30, Libreria Del Corso, Corso Matteotti 22/24, Varese
Il Pontile sul lago ed. Rizzoli
intervistato da Laura Balduzzi
Un protagonista dalla profonda umanità che rimane nella memoria del lettore. Una scrittura capace di dar corpo alle suggestioni del lago, calmo e trasparente
solo in superficie. Orta San Giulio, Caffè del Lago. “E Gennaro dov’è? Come mai non è ancora arrivato?” Mario, Tancredi e Stefano aspettano il loro amico
per l’aperitivo delle sette. È aprile, l’aria è quasi estiva: strano che Gennaro Vattuone, ex professore di latino e greco, non si faccia vivo. Una ragione c’è, irrimediabile: è stato assassinato e il corpo giace sul pontile della villa dove il professore si era ritirato dopo aver lasciato l’insegnamento. Una quieta cittadina di provincia in cui tutti si conoscono, e tutti sanno tutto di tutti. Ma è davvero così? Al vicecommissario Enea Zottìa – quasi in vacanza, lontano da Milano e dal suo matrimonio infelice con Enza – bastano poche ore per capire che l’atmosfera d’altri tempi non è che la punta di un iceberg. La rete di segreti, menzogne e interessi particolari in cui è coinvolto l’intero paese non sarà facile da decifrare: l’omicidio ha l’aria di un’esecuzione. Per quale motivo la statua della Primavera nel giardino di Vattuone è stata ruotata con le spalle al lago? Anche gli amici del bar hanno un passato da nascondere, ma Zottìa sa bene come spingersi oltre con buonsenso e ragionevolezza. È più irragionevole, forse, la speranza che ripone in fondo al cuore e che riguarda Serena, l’amore della sua vita. O forse no…
Laura Balduzzi giornalista da oltre 15 anni a Lombardia Oggi, magazine della Prealpina, laureata in letteratura greca, mamma di Emma, Pietro e Tito, ama il teatro e la lettura; alle pagine dotte preferisce le storie della gente e le cronache di vita vissuta.
Marco Polillo nato a Milano, è stato direttore generale di Rizzoli e Mondadori, e da anni si occupa della casa editrice che porta il suo nome. Attualmente è presidente dell’Associazione Italiana Editori. Da sempre appassionato di gialli, ha curato numerose antologie. Ha pubblicato Testimone invisibile (Piemme 1997 e 2010) e Corpo morto (Piemme 2009), sempre con protagonista il vicecommissario Enea Zottìa. “Un investigatore all’italiana che non sapendo mettere d’accordo la ragione e il sentimento finisce col privilegiare quest’ultimo.” – Antonio D’Orrico