Incontro con Walter Niedermayr


ore 18:00, Triennale, Viale Alemagna 6, Milano
introduce William Guerrieri

Il fotografo presenterà il suo lavoro, le sue osservazioni sulle conseguenze nel paesaggio alpino dell’avanzare del turismo di massa e dell’industrializzazione; una ricerca focalizzata sull’atto stesso del guardare fotografico e sui suoi limiti.

inaugurazione mostra un racconto fotografico


ore 19:00, Triennale, Viale Alemagna 6, Milano


Le opere finaliste del Premio Riccardo Prina in mostra da martedì 8 a lunedì 14 settembre, tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00.
Walter Niedermayr Bolzano. Fin dai primi anni ottanta nei suoi lavori fotografici e video osserva come le trasformazioni prodotte dall'industria del turismo modificano il paesaggio alpino. Il tema ricorrente della sua ricerca artistica é la rappresenzazione dello spazio e della sua percezione, sia in contesti aperti che in strutture chiuse. La sua produzione trova espressione in progetti seriali "in progress" nei quali, abbandonando l'immagine singola in favore di composizioni a piú pannelli, crea interruzioni e sovrapposizioni spazio-temporali. Attraverso un processo di sintesi, forme e colori lasciano spazio a un vuoto luminoso, aperto al dubbio, in un equilibrio fra la concretezza dell'immagine e l'illusione della rappresentazione. Quest'approccio lo si puó ritrovare nei progetti Alpine Landschaften (Alpine Landscapes) dal 1987, Raumfolgen (Space Con / Sequences) dal 1991, Rohbauten (Shell Constructions) dal 1997, Artefakte (Artifacts) dal 1992, Bildraum (Image-Space) dal 2001. Fra il 2005 e il 2008 é stata sviluppata la serie Iran, mentre fra il 2009 e il 2010 viene realizzata The Aspen Series, nel 2012 inizia la serie Protraits. Fra il 2011 e il 2014 Walter Niedermayr ha insegnato fotografia artistica presso la Facoltá di Design e Arti della Libera Universitá di Bolzano.
William Guerrieri Reggio Emilia, 1952. Vive a Modena. Fotografo e curatore è stato ideatore con Paolo Costantini e Guido Guidi del progetto direttore di Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea, Rubiera, Reggio Emilia, di cui è direttore. Ha curato per Linea di Confine numerose mostre fra le quali “Via Emilia. Fotografie, luoghi e non luoghi”, L’Ospitale, Rubiera, Reggio Emilia, 1999; “Luoghi come paesaggi. Fotografia e committenza pubblica in Europa negli anni Novanta”, Galleria degli Uffizi, Firenze, 2000. Ha inoltre curato con Tiziana Serena, l’indagine in progress e la collana “Linea veloce Bologna-Milano”; Linea di Confine Editore, Rubiera, 2003-2010 e con Francesca Fabiani la mostra “TAV. Bologna - Milano”, Roma, MAXXI, Roma, 2013. Fra i saggi pubblicati Attualità del documentario in Luogo e identità nella fotografia italiana contemporanea, a cura di R.Valtorta, Einaudi, Torino, 2013. Ha recentemente pubblicato The Dairy. Images for the Italian Coutryside. Koenig Books, London, 2015.
Premio Riccardo Prina Il Premio Riccardo Prina è ideato dagli Amici di Piero Chiara e da Mauro Gervasini, diretto da Bambi Lazzati, con la collaborazione della famiglia Prina e l’Associazione Amici di Riccardo Prina e sostenuto da diversi Enti. Era riservato a fotografi professionisti e non, dai 18 ai 40 anni, che dovevano produrre una sequenza fotografica che avesse in sé un’idea di narrazione in max 10 scatti. La Giuria Tecnica, composta da Mauro Gervasini, Presidente, critico cinematografico Marina Ballo Charmet, fotografa e video artista, Rolando Bellini, critico d’arte Accademia di Brera, Rudi Bianchi, collezionista fotografico e fotografo, Riccardo Blumer, architetto e designer, Francesca Damiani Prina, Claudio De Albertis, Presidente Triennale di Milano, Giorgio Falco, scrittore, Marco Introini, architetto e fotografo, Bambi Lazzati, docente di storia dell’arte e direzione Premio Chiara, Carlo Madesani, Galleria Camera16 di Milano, Sabrina Ragucci, artista e docente di linguaggio fotografico, Elisabetta Sgarbi, regista, editor Bompiani e direttrice festival La Milanesiana ha selezionato le 20 opere in mostra tra i 53 racconti fotografici partecipanti al concorso. I 20 finalisti sono Gianpaolo Arena del 1975 di Valdobbiadene (TV) con l’opera Collapsing star, Enrico Bedolo del 1975 di Soncino (CR) con l’opera Mai nel medesimo fiume, Barbara Boiocchi del 1980 di Angera (VA) con l’opera Marianne, Simone Bossi del 1985 di Varese con l’opera Finché è cantiere la casa ci appartiene, Alberto Canepa del 1977 di Luino (VA) con l’opera Play, Martina Cutuli del 1990 di Malnate (VA) con l’opera La memoria del cuore, Marco Dapino del 1981 di Milano con l’opera Limite, Nicola Domaneschi del 1987 di Cremona e Marco Verdi del 1987 di Pavia con l’opera Flood, Medication blues, Massimiliano Gatti del 1981 di Pavia con l’opera Hanno memoria le querce, Anna Gervasini del 1981 di Castiglione Olona (VA) con l’opera Tivoli Gardens 18, Francesco Ghisi del 1978 di Varese e Maria Fabia Crosta del 1991 di Varese con l’opera Contemporary Castaways, Beatrice Gussoni del 1994 di Busto Arsizio (VA) con l’opera Enlevement, Allegra Martin del 1980 di Vittorio Veneto (TV) con l’opera L’attesa, Yelena Milanesi del 1980 di Milano con l’opera Haunting Presences (Cose e Sentimenti), Simone Mizzotti del 1983 di Crema con l’opera Armugia – l’orizzonte non esiste, Barbara Palazzi del 1982 di Cocquio Trevisago (VA) con l’opera Architetture matematiche, Matteo Pasin del 1986 di Treviso con l’opera S-Bahn, Luca Quagliato del 1988 di Opera (MI) con l’opera Atlante, Andrea Tesauri del 1986 di Reggio Emilia con l’opera Blackey, Valentina Zanzi del 1985 di Varese con l’opera Nella città di b. c’era un grande castello. Il Vinciore riceverà un Premio di 800.00€ dalla famiglia Prina, ad una menzione andrà un Premio di 400.00€, gli Amici di Riccardo segnaleranno un’altra opera alla quale andrà un Premio di 400.00€. Da quest’anno il Vincitore del concorso fotografico avrà un ultreriore premio grazie alla collaborazione del direttivo dell’AFI Archivio Fotografico Italiano di Castellanza, avrà la possibilità di realizzare una mostra personale nella primavera 2016 presso lo spazio AFI.