Premio Chiara alla carriera 2013 a Ermanno Olmi

"Nel corso di una lunga carriera contrassegnata da riconoscimenti internazionali, Ermanno Olmi ha saputo raccontare le più profonde transizioni che hanno caratterizzato la storia sociale e culturale del nostro paese. Anche apprezzato documentarista, Olmi continua a rivelare una poetica personalissima, dall'alto valore non soltanto cinematografico, ma letterario e artistico nel senso più completo".
La premiazione si terrà a Luino, domenica 24 marzo 2013 ore 16.30,
presso il Teatro Sociale, via XXV Aprile, 13
intervistato da Monsignor Dario E.Viganò
conducono Claudia Donadoni e Mauro Gervasini

Intervengono:
Dario Galli Presidente della Provincia di Varese,
Andrea Pellicini Sindaco di Luino, Ettore Mocchetti Direttore AD
ingresso libero fino ad esaurimento posti
Ermanno Olmi, Bergamo, 24 luglio 1931, milanese d'adozione, Olmi comincia la propria attività di cineasta realizzando documentari industriali per l'Edison, di cui era dipendente. Esordisce nel lungometraggio con Il tempo si è fermato (1959) ma è il successivo Il posto a sottolinearne talento e grandezza, inserendosi nella scia del neorealismo. Il film si aggiudica il Premio della critica alla Mostra di Venezia del ‘61. Nel 1965 Olmi realizza E venne un uomo, biografia di papa Giovanni XXIII. Nel ‘78 vince la Palma d'oro a Cannes con L'albero degli zoccoli, considerato il suo capolavoro, ricognizione intima e realistica del mondo contadino al quale Olmi è indissolubilmente legato. Nell’82 fonda a Bassano del Grappa Ipotesi Cinema, una delle principali scuole di cinematografia d'Italia. Nel ‘88 vince il Leone d'oro a Venezia con La leggenda del santo bevitore. Tra i suoi titoli recenti da citare Il mestiere delle armi (2001), anche per il grande successo di pubblico, e Centochiodi (2007) dopo il quale Olmi annuncia di voler interrompere la produzione di lungometraggi a soggetto per realizzare solo documentari.


Il Premio Chiara alla Carriera è sostenuto da AD la rivista del Gruppo Condè Nast per la quale Piero Chiara inventò nel primo numero la rubrica “La casa, la vita”, ancor oggi viva.